mercoledì 23 luglio 2008

La richesta di monitoraggio delle nostre assenze...

Car* tutt*,

il 22 luglio è stata pubblicata sul sito di Persociv una circolare con cui si richiedeva a tutte le sedi periferiche di comunicare i dati delle assenze nei mesi di maggio e giugno.
La richiesta è partita dal Ministero della Funzone Pubblica. Trovate qui il link.
Personalmente non ho nulla contro il controllo di gestione né contro il controllo ispettivo, per verificare l'andamento e le applicazioni contrattuali. Forse si scopriranno sorpese, come ad esempio che siamo molto meno fannulloni di come i mass media ci dipingono...

Tuttavia, le richieste che sono pubblicate sono discutibili in diversi punti_


1. Sommare assieme tutte le assenze non dovute a malattie è poco significativo: ferie e permessi retribuiti sono regolati e giustificati contrattualmente; non se ne può certamente abusare (hanno limiti fissati contrattualmente)
2. Non tutte le assenze per malattia sono uguali: accertamenti sanitari, convalescenze, degenze... star male vuol dire tante cose...se si vuole verificare che in quest'ambito non ci siano abusi sommare tutte le assenze per malattia non è molto sensato
3. Le assenze "non altrimenti specificate" includono anche i compensativi: ma questo non ha significato statistico - l'orario di lavoro prevede 36 ore settimanali. Ora se faccio sufficienti compensativi che recupero come una intera giornata non ho diminuito le ore complessive di lavoro, anzi... ma su questa statistica risulta come assenza.

Insomma credo che ce ne sia abbastanza perché le organizzazioni sindacali inizino a chiedere qualche chiarimento in merito al Ministero della Funzione Pubblica, per chiarire l'uso dei dati, perché non si esercitino deduzioni statistiche senza fondamento e si tuteli anche il diritto alla corretta informazione degli italiani...

Stefano

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